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venerdì 26 aprile 2024

Gianluca Vialli

vanta 259 gol con squadre di club

Gianluca Vialli
Gianluca Vialli (Cremona, 9 luglio 1964) è allenatore di calcio, ex calciatore e commentatore televisivo italiano.
È uno dei nove calciatori che hanno vinto tutte e tre le principali competizioni UEFA per club.
Inoltre, detiene il record assoluto di realizzazioni in una singola edizione della Coppa Italia (13 reti nell'annata 1988-89).
Vanta 259 gol con squadre di club, 16 con la Nazionale maggiore e 11 con la Nazionale Under 21, per un totale di 286 gol in più di 500 apparizioni.

Dal 2002 è consulente sportivo di Sky Sport, di cui è testimonial e commentatore in coppia con Paolo Rossi delle partite di UEFA Champions League, e degli eventi principali del calcio inglese al fianco di Massimo Marianella.
Proveniente da una famiglia cremonese, tira i suoi primi calci all'oratorio di Cristo Re, al villaggio Po di Cremona.

Entra nelle giovanili del Pizzighettone, per poi passare alla Primavera della Cremonese dove viene allenato da Guido Settembrino.

Cremonese
La carriera a livello professionistico inizia nel 1980.
L'esordio in Serie C1 con la Cremonese gli frutta 2 presenze e 0 gol nella stagione 1980-1981.
Nei tre anni successivi gioca in Serie B sempre nelle file della Cremonese, disputando in totale 103 partite e realizzando 23 gol.
In maglia grigiorossa viene allenato per due stagioni da Emiliano Mondonico.

Sampdoria
Nella stagione 1984-1985 viene ingaggiato dalla Sampdoria per 2,2 miliardi di lire, con la quale fa il suo esordio in Serie A.
Nei suoi anni a Genova forma con Roberto Mancini una delle coppie d'attacco più forti di sempre della storia della Sampdoria, e tra le più forti d'Italia del decennio, tanto da meritarsi l'appellativo di Gemelli del gol.
Con la maglia blucerchiata arrivano inoltre i primi successi, sia nazionali che internazionali.
Vince la Coppa Italia al primo anno, evento poi ripetuto nel 1988 e nel 1989.
Nella stagione 1989-1990 la sua Sampdoria si aggiudica la Coppa delle Coppe.
Il 1990-1991 è l'anno del primo scudetto, e sempre nel 1991 arriva la vittoria nella Supercoppa italiana.
Nel 1992 arriva invece la delusione della sconfitta 0-1 nella finale di Coppa dei Campioni per mano degli spagnoli del Barcellona, grazie ad un gol nei tempi supplementari dell'olandese Ronald Koeman.

Juventus
Nella stagione 1992-1993 si trasferisce alla Juventus in cambio di 4 miliardi di lire e quattro giocatori (Michele Serena, Eugenio Corini, Nicola Zanini e Mauro Bertarelli), per un totale di 30 miliardi di lire.
Nella squadra bianconera, forma insieme a Ravanelli e Baggio prima, e Ravanelli e Del Piero successivamente, il tridente d'attacco.
Vince subito una Coppa UEFA al primo anno. Due anni dopo, nella stagione 1994-1995 conquista lo scudetto seguito dalla Supercoppa italiana all'inizio dell'annata 1995-1996, bissando entrambi i titoli dopo quelli vinti con la Sampdoria.
Sempre all'inizio della stagione 1995, dopo il passaggio di Baggio al Milan, Vialli diventa il nuovo capitano della squadra. In questa stagione vince la Champions League battendo nella finale di Roma l'Ajax ai tiri di rigore, riuscendo a conquistare così il trofeo sfuggitogli con la Sampdoria quattro anni prima.
Con i bianconeri di Torino totalizza in Serie A complessivamente 102 presenze in quattro stagioni, realizzando 38 reti.

Chelsea
Nella stagione 1996-1997 si trasferisce a parametro zero in Inghilterra per giocare con il Chelsea, assumendo dal 1998 il doppio ruolo di giocatore-allenatore dopo le dimissioni di Ruud Gullit. Durante la prima stagione la squadra vince la Coppa d'Inghilterra, successo che ripeterà nella doppia veste di allenatore-giocatore nella stagione 1999-2000.
Nella stagione 1997-1998 subentra in corso a Gullit come allenatore, ed ottiene tre importanti trionfi: la Coppa delle Coppe, la Coppa di Lega e la Charity Shield.
La stagione successiva si apre con un altro prestigioso successo nella Supercoppa europea contro il Real Madrid.
Dalla stagione 1999-2000, abbandona il calcio giocato e ricopre solo la carica di allenatore.

Nazionale
Da giovane ha fatto parte della Nazionale Under 21, segnando 11 reti in 21 presenze.
In Nazionale maggiore viene convocato ai Mondiali del 1986 in Messico, dove in tre partite viene fatto entrare nel corso del secondo tempo per pochi minuti, senza riuscire ad incidere.
È poi il perno dell'attacco azzurro durante l'Europeo tedesco del 1988, in cui segna la rete della vittoria contro la Spagna.
In seguito contribuisce alla conquista del 3º posto dell'Italia nei Mondiali del 1990: non segna ma propizia per due volte il gol di un altro attaccante, Totò Schillaci, che diventa capocannoniere della competizione. In Italia-Stati Uniti 1-0 nella fase a gironi, colpisce il palo sul rigore del possibile raddoppio.
Eccellente giocatore nei primi anni novanta, la sua avventura in Nazionale termina prima di USA '94, per il quale Arrigo Sacchi non lo convoca, escludendolo dal gruppo azzurro anche a causa di incomprensioni tra i due.
In seguito lo stesso Vialli rinuncerà a rispondere a successive convocazioni in azzurro da parte di Sacchi.
Con la maglia della Nazionale maggiore ha raggiunto complessivamente quota 59 presenze e segnato 16 gol.

Allenatore
Viene nominato allenatore/giocatore del Chelsea quando Ruud Gullit viene licenziato nel febbraio del 1998.
La squadra si trova ancora in corsa nella Coppa di Lega e nella Coppa delle Coppe e, sotto la sua guida, le vince entrambe e finisce quarta nella Premier League.
La stagione seguente, 1998-1999, vince la Supercoppa europea battendo 1-0 il Real Madrid e finisce al terzo posto in Premier, a soli quattro punti dal Manchester United campione, miglior posizionamento della squadra dal 1970 in poi.
Nel 1999-2000 porta il Chelsea ai quarti di finale della Champions League, nella sua prima apparizione nella competizione, raggiungendo l'apice nella vittoria 3-1 sul Barcellona, anche se viene poi eliminato nella gara di ritorno, perdendo 5-1 ai supplementari.
Nonostante un brutto quinto posto in Premier, la stagione finisce con l'acuto della vittoria sull'Aston Villa nella FA Cup, conquistata grazie alla rete di Di Matteo.
L'ultima stagione a Londra inizia nel migliore dei modi con la vittoria nella Charity Shield contro il Manchester United, il quinto trofeo conquistato in meno di tre anni, cosa che lo rende l'allenatore più vincente della storia del club fino a quel momento.
Nonostante questo viene licenziato dopo cinque partite dall'inizio della stagione, dopo un avvio stentato e diverbi con diversi giocatori, tra cui Zola, Deschamps e Petrescu.
Nel 2001 accetta la proposta del Watford, squadra della First Division inglese.
Nonostante i grandi e costosi cambiamenti che effettua nel club di Elton John, non ottiene che un quattordicesimo posto in campionato e viene licenziato dopo solo una stagione.
A seguito del licenziamento, le parti inizieranno una lunga disputa legale riguardo al pagamento del restante contratto.

Impegno nel sociale e libri
Dal 2004 svolge un'importante attività nel campo sociale avendo creato, insieme a Massimo Mauro e Cristina Grande Stevens, la Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus, che ha lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca sulla Sclerosi laterale amiotrofica (morbo di Lou Gerhig) e sul cancro, attraverso la fondazione ARISLA, l'associazione AISLA e la FPRC.
Ha pubblicato in Inghilterra un libro dal titolo The Italian Job, in cui analizza le differenze fra calcio italiano e inglese.
Il libro viene successivamente pubblicato anche in Italia per Arnoldo Mondadori Editore, ma la vendita viene inizialmente vietata da una sentenza del tribunale di Vicenza; successivamente il libro è tornato sugli scaffali italiani dopo la sentenza del tribunale sulla causa tra Vialli e Claudio Pasqualin.
Il 26 febbraio 2006 è stato portatore della bandiera olimpica nel corso della Cerimonia di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali Torino 2006.

tratto da wikipedia
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