Prodotti De.Co. a Cremona: la Salsiccia Cremonese
risale agli antichi Romani
Gli storici fanno risalire l'origine delle salsicce agli antichi Romani. La carne tritata, aggiunta a spezie o più frequentemente uova, viene lavorata e destinata alla cottura, arrostita o lessata. La salsiccia era, di solito, di carne suina, ma non si disdegnava di accompagnarla a carne di bovino.
A Cremona, in particolare, l'uso della carne bovina è testimoniato qualche secolo più tardi dal notabile Ludovico Cavitelli, che nel 1583 attribuisce ai Cremonesi la pratica di utilizzare carne o suina o bovina per confezionare le salsicce. Pare, così che questo tipo di salsiccia sia stato inventato entro le mura cittadine. In anni più recenti, le macellerie di Cremona hanno ripreso la produzione di salsiccia con carne magra di bovino, priva di sale e conservanti, corretta semplicemente da spezie come zenzeero, cannella e pepe. Il bovino proviene da allevamenti della provincia di Cremona, alimentato con prodotti privi di OGM.
I macellai utilizzano i quarti anteriori dei bovini, di solito avversati dalle massaie e conseguentemente un fardello per gli stessi macellai, mondati a mano del grasso con cura certosina e lavorati con attenzione affinché i tessuti connettivali non entrino a far parte dell’insaccato.
La salsiccia di Cremona ha scarsa conservabilità, massimo quattro giorni se il prodotto rimane ad adeguata temperatura, vista l’assenza di sale e conservanti.
Se ne consiglia la cottura alla piastra o alla griglia.